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Self Check-In e Key Box Illegali?

Self Check-In e Key Box Illegali?

Nuovi Chiarimenti dal Ministero dell’Interno
Con la circolare Prot. 0038138 del 18 novembre 2024, il Ministero dell’Interno ha affrontato in modo approfondito le questioni legate all’uso di self check-in e key box per la gestione degli ospiti nelle locazioni brevi, B&B e strutture ricettive.

Questi metodi, che prevedono l’invio telematico o remoto dei documenti e l’accesso agli alloggi tramite codici o cassette di sicurezza, sono stati dichiarati non conformi all’art. 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) se non garantiscono un’identificazione personale diretta degli ospiti.

Cosa dice la normativa?

L’art. 109 del TULPS richiede ai gestori di strutture ricettive di:

  1. Identificare personalmente gli ospiti al momento dell’arrivo.
  2. Verificare la corrispondenza tra il documento di identità e la persona fisica che occupa l’alloggio.
  3. Comunicare tempestivamente i dati alla pubblica sicurezza entro le 24 ore successive o all’arrivo per soggiorni brevi.

Il mancato rispetto di queste norme, aggravato dalla pratica del self check-in senza supervisione fisica, può compromettere la sicurezza pubblica, poiché non consente un controllo diretto sull’identità delle persone ospitate.

Criticità evidenziate dal Ministero

La nota ministeriale sottolinea che, pur rappresentando una soluzione comoda per i proprietari e per i clienti, questi sistemi possono diventare una falla nella sicurezza pubblica, specialmente in occasioni che prevedono un aumento della domanda di locazioni brevi, come il Giubileo 2024.

Questi eventi richiedono particolare attenzione per:

  • Prevenire l’uso di strutture da parte di persone potenzialmente pericolose, legate a organizzazioni criminali o terroristiche.
  • Evitare il rischio che alloggi vengano concessi senza un adeguato controllo, minando la fiducia nelle modalità di accoglienza automatizzata.

Soluzioni per le strutture ricettive

Il Ministero non vieta in assoluto l’uso di key box o self check-in, ma sottolinea che tali pratiche devono essere integrate da sistemi di verifica che rispettino i requisiti del TULPS. Alcune possibili soluzioni:

  • L’adozione di tecnologie per la verifica biometrica.
  • Sistemi di registrazione che prevedano un controllo da parte di personale dedicato, anche da remoto, prima dell’ingresso in struttura.
  • Supervisione fisica in caso di problemi tecnici o discrepanze nei documenti inviati online.

Rischi per chi non si adegua

Le strutture che non rispettano la normativa rischiano:

  1. Sanzioni amministrative.
  2. La chiusura dell’attività in caso di violazioni gravi.
  3. Problemi reputazionali che potrebbero allontanare ospiti e ridurre la competitività sul mercato.

Conclusioni

Questo chiarimento rappresenta un passo verso una regolamentazione più stringente e chiara per le locazioni brevi. Gli operatori del settore sono invitati a rivedere i propri processi per assicurarsi di rispettare le disposizioni, proteggendo così i propri interessi e garantendo la sicurezza degli ospiti e della comunità.

Per approfondimenti, è possibile consultare il testo completo della circolare del Ministero dell’Interno qui sotto:

https://www.forniturealberghiereonline.it/images/pdf/nota-ministero-interno-self-check-in.pdf